La pratica

La pratica

(Brevissimi cenni non esaustivi sull’argomento, dedicati a chi si avvicina per la prima volta).

Lo spazio in cui si svolge l’allenamento di Aikido è chiamato Dojo (per approfondimenti vai alla pagina).

Il tappeto su cui si pratica (indispensabile per attutire le cadute) è chiamato tatami, come la tradizionale pavimentazione giapponese

L’insegnante viene anche definito “Sensei”, colui che nella cultura giapponese non ha solo il ruolo di esporre concetti o spiegare la pratica marziale ma è soprattutto un maestro di vita.

La lezione inizia e termina con il saluto verso il Kamiza, che simboleggia il rispetto per il Fondatore ma ci da anche modo di lasciare fuori dal dojo la vita quotidiana, ignorando l’ambiente esterno.

Armi Aikido

Tantō, Bokken, Jō

La pratica dell’Aikido si svolge prevalentemente in coppia e a mani nude, ma sono presenti e altrettanto importanti le tecniche di difesa in cui si utilizzano le armi: coltello (tantō), bastone () e spada (bokken).

Le diverse modalità in cui si sviluppa la collaborazione tra Tori (colui che applica la tecnica) e Uke (chi simula l’attacco) sono tre:

Tachi Waza, in cui entrambi gli aikidoka sono in piedi;

Hammi Handachi Waza, Uke stando in piedi porta l’attacco mentre Tori si difende in ginocchio;

Suwari Waza, quando entrambi i partner praticano stando in ginocchio.

I livelli dei principianti (Mudansha) sono detti Kyu. Sebbene, così come avviene nelle altre arti marziali, a ciascuno di essi corrisponda un determinato colore della cintura (si parte dal 6° kyu, cintura bianca, per arrivare al 1° kyu, cintura marrone), per convenzione nel dojo di Aikido la cintura dei Mudansha è sempre bianca.

Al termine del percorso kyu, il Mudansha consegue il 1° Dan (cintura nera) e diviene Yudansha.

I gradi Dan, dal 1° al 10°, determinano il livello di maestria tecnica delle cinture nere: in realtà,  secondo la filosofia giapponese, al raggiungimento del 1° Dan si è solo Shodan, ovvero si è appena intrapreso il vero percorso verso l’apprendimento dell’Aikido.

aikidogi hakama

Aikidogi, Hakama

L’abbigliamento tradizionale è composto da un kimono bianco (aikidogi), che può avere le maniche corte anche fin sotto il gomito per favorire le prese al polso, e dalla cintura (obi). Anche i pantaloni sono rinforzati alle ginocchia, dal momento che parte della pratica si esegue in Suwari Waza.

Sopra l’aikidogi gli Yudansha indossano l’hakama, un indumento che riporta alla  tradizione giapponese e che li distingue dai gradi inferiori. Si tratta di una gonna-pantalone molto ampia, generalmente di colore nero o blu scuro, con sette pieghe sulla parte anteriore che simboleggiano le sette virtù del Budo. (Un approfondimento sul significato dell’hakama è disponibile alla pagina “Monografie” nella sezione “Media”).

Si pratica a piedi nudi.

I miglioramenti arrivano per coloro che si allenano di continuo:
l’assegnamento su tecniche segrete non vi porterà da nessuna parte.
                                               (Morihei Ueshiba)                    

© Sabrina Conti    

 

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