La pulizia del Dojo

La pulizia del Dojo

tratto da: “Etichetta e Disciplina” di Nobuyoshi Tamura (Edizioni Mediterranee)

“Fare pulizia non serve soltanto a detergere la superficie delle cose. Un altro obiettivo è purificare il nostro Essere. Questo ci aiuta a capire il motivo per cui è necessario pulire più e più volte anche luoghi che sembrano già tirati a lucido.
Nonostante il suo grado di consapevolezza sia sostanzialmente più alto, l’insegnante non deve lasciare completamente ai suoi studenti il compito di pulire; è necessario che egli incoraggi le persone ad agire facendo egli stesso da esempio.

Mi piacerebbe che meditaste su questa idea di O’Sensei: “L’Aikido è la pulizia del corpo. Polvere e sporcizia devono essere eliminati dal corpo e dall’anima”.

Quando entriamo in un Dojo pulito e lucido, il nostro cuore si sente subito a proprio agio.
Credo che sia un bene includere questa attività nell’allenamento quotidiano, così da tenere in esercizio il corpo e la mente.
Per fare questo correttamente, ogni persona dovrebbe pulire il Dojo di sua spontanea volontà.
La pulizia permette di mettere le cose al loro posto, di classificarle e di riordinarle. Inoltre la pulizia è una buona pratica mentale oltreché fisica.
Quando ero un Uchi-deshi, noi e gli altri studenti avremmo pulito insieme non solo il Dojo ma anche l’ingresso, i corridoi, i bagni, gli spogliatoi, il dormitorio degli Uchi-deshi e la strada di fronte al Dojo.

Pulire_Dojo

Fare pulizia ci insegna molto. Per fare un semplice esempio: quando si usa una scopa la si deve tenere con leggerezza e, adoperandola con vigore, agilità e scioltezza, si trasmette il ki fino alla punta delle setole. Lo stesso principio vale per la spada o il bastone.

Spazzare in ogni angolo remoto è un esercizio che insegna a vedere il lato nascosto delle cose.”

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